venerdì 29 ottobre 2010

le mappe degli stereotipi

Una bella trovata di Yanko Tsvetkov, un disegnatore bulgaro residente a Londra, ha pensato bene di raccogliere tutte le dicerie possibili immaginabili che ogni Paese riserva ai propri vicini di casa e ha dato vita alle "Mappe degli stereotipi". Nelle sue cartine ciascun Paese è ribattezzato secondo i luoghi comuni con il quale è visto da un'altra nazione. «Ho creato – ha spiegato al Daily Telegraph di Londra - la prima mappa nel 2009 quando in Europa vi è stata la crisi energetica». Senza alcun intento affaristico, pare.
E in effetti, il suo sito Internet, dove sono in vendita le magliette con disegnate le sue mappe, è stato visitato da ben mezzo miliardo di utenti.
Per i Francesi si sa: tutto ciò che ha valore ce l’ha nella misura in cui è più o meno francese. E così, Svizzera e Belgio sono “semi-francia”. Noi italiani, invece, “gente amichevole e rumorosa”. I Greci “gente rumorosa e cappellona”. Oltralpe considerano gli spagnoli “ballerini di Flamenco” e i portoghesi “alleati degli inglesi”. Pessima la nomea riservata agli inglesi: “assassini di vergini”. Va meglio agli irlandesi, “cattolici”.

Per i tedeschi le divisioni iniziano già nel proprio Paese. Nell’ex Germania dell’Est, infatti vivono i proletari, in quella dell’Ovest, albergano le banche. La vicina Francia è “il reich della torre Eiffel”, e la Spagna un luogo in cui si possono trovare “alberghi economici”. Noi italiani siamo rinomati per la “pizza e i musei”, mentre Slovenia e Croazia come terre di “vacanze”. Più a sud di queste, solo “terre incatalogate”. La Russia infine: un enorme “riserva di gas”  con i vicini ucraini e bielorussi che, loro malgrado, calpestano una terra adibita unicamente a “zona di transito del gas”
Gli inglesi non contemplano l’esistenza del mondo se non in rapporto a come il mondo possa soddisfare i propri bisogni. E così l’Europa “l’impero federato del male”. Non esistono Paesi, nazioni e confini. Solo macroaree indefinite. La Francia può andar bene per “fare shopping”, e il sud della Francia è “l’entroterra inglese”. In Germania si possono acquistare “farmaci”, in Austria “torte”, mentre nell’est europeo, a seconda della destinazione, “zuppe”, “birra” o “del porno”.
                                                                      
L’Unione Europea, in quanto istituzione, secondo il designer, ha un’idea piuttosto schematizzata del territorio in cui è compresa, e si concepisce come “l’unione degli agricoltori convenzionati”. Al suo interno, si trova la Svizzera. Nient’altro che “banca”. La Russia è “l’impero paranoico del petrolio”, la Tuchia la “terra dove non c’è Youtube”, mentre l’Ucraina è un “ladro di gas”. 

                                                                

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